A cura di Anna Zollo
Il gelato un ottimo alimento, ma solo se si conosce bene.
Ogni italiano mangia in media 6kg di gelato, il volume d’affari è
di circa 3 miliardi
di euro all’anno. Molto spesso però si incappa in qualche frode, il 53%
del campione ( indagine condotta da frodialimentari.it) afferma di essere
incappato in una frode, aver ricevuto soprattutto un gelato industriale al
posto di quello artigianale. Il 51% degli italiani, afferma di saper
riconoscere il vero gelato artigianale dal gusto.
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Cosa c’è di più gustoso
d’estate se non un bel gelato?! Cono,
coppetta c’è l’imbarazzo della scelta,
anche per i gusti oramai c’è una gamma di
gusti infinta: frutta, cioccolato, ma anche verdura o altre pietanza
tradizionali oggi sono state trasformati in gelato. Tutti i gusti possono
essere soddisfatti, un po’ meno il portafoglio.
Attenti però al risparmio,
il costo del vero gelato artigianale può
variare fra i 13 i 25kg al chilo.
Differente il costo del
gelato industriale che deve necessariamente essere più basso.
La
storia del gelato è vecchia quanto il mondo, anche se il suo successo è
attestato intorno al 1600 quando si iniziò a parlare dell’industria del
ghiaccio.
Anche a chi attestare i
natali del gelato ci sono idee controversie, il primato se lo giocano la Francia
e l’Italia
La testata giornalistica frodialimentari.it,
ha elaborato un decalogo da seguire per sopravvivere nella “giungla”del
gelato.
Il
mercato del gelato
Il mercato del gelato è
molto florido ma anche molto complicato è districarsi in questo mondo. Non solo
infatti, il consumatore deve scegliere fra cono o coppetta ma anche deve
verificare se quello che acquista è VERO GELATO ARTIGIANALE.
Troppo spesso, si tende a
confondere il gelato industriale ( ottimo e sicuro) con quello artigianale. Ma
cosa li differenzia? Gli italiani lo sanno riconoscere o si fanno abbindolare
solo dalla scritta “PRODOTTO ARTIGIANALE”?
PER CERCARE DI CAPIRE QUALCOSA IN Più DI TALE COMPARTO E IL
COMPORTAMENTO DEL CONSUMARE LATESTATAGIORNALISTICA WWW.FRODIALIMENTARI .IT HA
SVOLTO UNA INDAGINE ED HA IDEATO UN
DECALOGO IN CUI SONO INSERITI CONSIGLI E CHICCHE SU COME COMPORTARSI.
Innanzitutto cerchiamo di
verificare quale sia il vero valore del mercato del gelato in ITALIA
In Italia vi sono
N. 31.585 BAR
GELATERIA risultano nel registro imprese attività.
N. 13.295 aziende che
hanno come attività dichiarata PRODUZIONE GELATI
N. 47.144 come
GELATERIA
N. 3.575 come
GELATERIA ARTIGIANALE
Il totale degli
addetti che lavorano in gelateria sono circa 150.000 in Italia e 100.000
all’estero.
La Regione con il
maggior numero di gelaterie è la Lombardia con 6.093 laboratori, seguita dal
Veneto con 3.512 ed Emilia Romagna con 3.273.
Questo permette di
giustificare anche i dati sugli acquisti , secondo la CNA oltre la
metà (il 52,9%) è concentrata nelle regioni del Nord, dove il prodotto
viene acquistato con una certa costanza durante l´intero arco dell´anno. Per
contro nel Sud, dove si consuma il 29,4% del gelato italiano, le vendite sono
concentrate soprattutto nel periodo estivo. Nell´Italia centrale, infine, si
consuma il 17,6% di gelato italiano.
L’ AIIPA, che considera solo le gelaterie con laboratorio escludendo le
rivendite di gelato, fa riscontrare
che Italia siamo difronte a circa 29.000 gelaterie, di cui 9.000 vendono
solo gelato, le restanti 20.000 sono Bar-gelateria o
Pasticcerie-gelaterie. All’estero si parla di circa 20.000.
Ancora più in dettaglio si può constatare come oggi vi sia
una gelateria ogni 1.600 abitanti.
Si stima che siano oltre 150 mila gli addetti delle gelaterie
artigianali.
Questo giustifica anche il consumo di 6 kg di gelato a persona
con una produzione di
380 mila tonnellate di prodotto con una spesa annuale delle familiare di circa due miliardi di euro
380 mila tonnellate di prodotto con una spesa annuale delle familiare di circa due miliardi di euro
Il volume d’affari su cui
attesta il mercato del gelato è di
circa 3 miliardi così suddivisi :2 miliardi provengono da gelati venduti sfusi con coni, coppette e
vaschette, 300 milioni relativi all’industria delle macchine specializzate, 500
milioni di ricavi sugli occupati per gli
arredamenti e le attrezzature specializzate, mentre 450 milioni sono imputabili
all’industria di ingredienti e semilavorati. In questi ultimi anni è cambiato
il tipo di approccio al gelato, per la classica passeggiata si preferisce il
gelato artigianale mentre il gelato industriate o preconfezionato ( come lo si
voglia chiamare) in questi ultimi anni si è indirizzato verso il consumo
familiare ( multipack, vaschette) abbandonando quello da passeggio.
Ma come si approcciano
all’acquisto del gelato gli italiani? E soprattutto sanno riconoscere il gelato artigianale da quello
industriale/preconfezionato?
SECONDO l’indagine condotta
da frodialiemtari.it su un campione (
non rappresentativo) il 64% preferisce il gelato artigianale il 24% il gelato
artigianale per il restante è indifferente.
Il dato più interessante è
quello riguardante al riconoscere il gelato artigianale da quello industriale
il 61,5% afferma di riconoscerlo a prescindere, mentre il 23,3 % lo riconosce
dal gusto e dalla consistenza, il 7% lo riconosce dall’incarto e solo l’8%
afferma di non riconoscerlo.
Il modo più semplice per
riconoscere se un gelato è artigianale o meno è controllare gli ingredienti
(44,4), per il 33,3 la sicurezza è data dalla fiducia che si ha nel titolare o
chi per esso dell’impresa.
Per quanto concerne la spesa
media, si evince sempre secondo il campion eè di 2 euro alla
volta per il gelato (per 54%) , e per il
39% si superano i due euro. La spesa mensile non è ben identificabile, secondo
gli intervistati dipende da tante variabili ( 45% ), mentre per il 35% fra i
50-60 euro.
Le
frodi e gli illeciti
Il controllo degli
ingredienti e la conservazione sono alcune delle regole fondamentali per preservare la salute degli individui. Il
gelato è, infatti, uno degli alimenti
preferiti dai giovani, è necessario quindi stare sempre molto attenti oltre che
al valore nutrizionale e calorico anche alla qualità e sicurezza degli
ingredienti utilizzati per la produzione e somministrazione. Molto spesso le
mamme lo usano come sostitutivo della merenda. Una delle prime cose da
verificare è la provenienza, soprattutto per quello industriali e confezionati;
in caso di gelato fresco è necessario verificare che siano stati usati prodotti
freschi e senza aggiunta di additivi o coloranti
Troppo spesso infatti, può capitare che si
utilizzino miscele già pronte fatte
con latte in polvere, zucchero, uova, e aromi alla quale aggiungono polvere
di frutta o sciroppi di frutta, in
questo caso ci si può trovare di fronte
ad una frode
Frode che
consiste nel vendere un
gelato industriale facendolo passare
per gelato artigianale. In questo caso ci si potrebbe trovare
di fronte sia ad una frode commerciale che una sanitaria.
Il
costo del gelato industriale si aggira si aggira intorno ai 2 /7 euro al kg,
mentre per un gelato artigianale il
costo varia dai 12 ai di 24 euro (
dipende soprattutto dal luogo geografico)
Altre tipologie di
frodi sono la vendita dei gelati vecchi
( produzione dell’anno solare precedente), in questo caso è possibile
riconoscerlo dalla consistenza e dalla presenza di brina esterna o nella
cremosità dello stesso.
Oppure l’interruzione
della catena del freddo.
Come fare a riconoscere un gelato artigianale?
È necessario costatare che
nel locale sia esposta la lista ingredienti e considerare che con il termine generico “latte” si
nasconde in genere, il latte in polvere
reidratato, è invece necessario che sia utilizzato e quindi scritto “latte fresco”. È inoltre fondamentale
che gli altri ingredienti siano così
elencati : latte fresco, panna e uova ,
e non in posizione distante nella lista
ingredienti. Nel caso in cui sa usata la frutta è necessario che sia elencata lista
degli ingredienti in una posizione
iniziale e finale.
Il non seguire queste
indicazioni è per il consumatore un buon “campanello” di allarme, infatti nei gelati di non eccelsa qualità i primi termini utilizzati per
descrivere gli ingredienti sono ( quasi
sempre) acqua zucchero, amidi modificati e da stabilizzanti ( E).
Per
risparmiare puoi anche decidere di fare il gelato a casa.
Come? Sia utilizzando la
gelatiera oppure con un po’ di olio di gomito.
Così facendo potrai
risparmiare ( due volte, utilizzando la frutta un po’ passata, e evitando di
acquistare prodotti a volte non proprio di qualità)
Basta un po’ di latte
fresco, della panna dello zucchero e naturalmente la frutta fresca ( fatta a
pezzettini piccolissimi o frullata) oppure del cioccolato avanzato dalla pasqua
o dalle varie feste.
Utilizzando la gelatiera è
semplice basta seguire le istruzioni, più complicato senza. In questo secondo
caso basta fare una crema con le uova latte e frutta mettere tutto nel frigo e
ogni tanto girare per far addensare meglio il tutto.
Oppure fare un fruttato con
la frutta ( senza usare lo zucchero al massimo la stevia ) aggiungere la panna montata e mettere tutto nella cella freezer.
Quando compri il gelato
artigianale
1. Controlla la vaschetta in
cui è conservato il gelato: se non è di acciaio e nel caso vi è il nome di
alcuni sciroppi il gelato difficilmente è artigianale ( sfuso ma non
artigianale)
2. Chiedi sempre al gelataio se
i prodotti sono freschi e da dove provengono, in ogni caso verifica sempre gli
ingredienti esposti, anche per accertarti, nel caso si è un soggetto allergico
di prodotti allergizzanti.
3. Evita i gelati con gusti strani a volte si usano coloranti
che possono alterarne il sapore
4. Se quando mangi il gelato ti
rendi conto che la superficie è un po’ elastica, il gelato è un po’ vecchiotto
Quando compri un gelato
industriale
1. verifica innanzitutto la
consistenza, non deve essere troppo morbido
2. verifica che non siano presenti cristalli di ghiaccio, potrebbe
essersi intercorra la catena del freddo
3. se compri un cono o una
coppetta è necessario verificare che non ci siano liquidi addensati, anche in
questo caso potrebbe aver subito l’interruzione della catena
4. non farti mai convincere a
consumare un gelato che non è
qualitativamente ben confezionato, potrebbe
creare problemi alla salute ( nulla di grave un po’ di gastroenterite)
5. evita di ricongelare il
gelato e se nel caso si è sciolto consumalo nel più breve lasso si tempo , oltre
a perdersi le qualità organolettiche potrebbe cambiare gusto e provocare
problemi gastrici.
6. Controlla la data di
scadenza e la provenienza , inoltre se sei una consumatrice abituale
cerca di ricordarti il tipo di incarto del gelato, in genere i produttori la
cambiano annualmente, quindi se è quella dello scorso annoi gelati non sono
della produzione dell’anno incorso.