Vademecum per una buona e corretta campagna elettorale
Come sempre avviene in periodo elettorale ne succedono di cotte e di crude. Basti pensare cosa combinano i
nostri cugini oltre oceano. Ogni bassezza è lecita e la parola d’ordine è senza
esclusione di colpi. Tutto è legittimo!!! Non c’è amicizia che tenga, si spala
tanta melma, fango ( e non aggiungo
altro) in questo periodo che si potrebbero costruire villaggi interi
ecocompatibili ( prendendo spunto da quelli di Falesia di Bandiagara, Ait
Ben Haddou etc). Fine d’amicizie
trentennali, diverbi familiari, matrimoni in crisi. Un problema che
caratterizza tutta la penisola dal Nord al Sud passando per le Isole
Nell’immaginario collettivo si è
convinti che più cattiverie, più colpi bassi si tirano e migliori saranno le performance. Non è più così l’ Idea del cittadino “ignorante”
poco attento è finito. Le persone si informano leggono, discutono partecipano.
Sarebbe, quindi, per evitare di
irritare tediare ed indispettire i cittadini chiamati alle urne, sottoscrivere
un codice etico di comportamento.
Ecco alcune regole di buon
comportamento da tenere quando si fa una campagna elettorale ( di qualunque
tipo sia), estrapolato dai diversi Manuali
di Marketing Politico pubblicati in questi anni.
In questa forma di marketing il candidato diventa un prodotto o un servizio e,
così come insegnano le tradizionali tecniche di marketing, deve essere venduto
con una buona campagna elettorale, con
un buon packaging. In questo caso
elementi fondamentali non sono il sapore, la funzionalità e l’utilizzabilità ma
è rappresentato da una buon programma elettorale. Così come si fa per le imprese
che dispongono di più prodotti è necessario fare una campagna di comunicazione
considerando tutti i prodotti della Gamma evidenziando ed enfatizzando le
caratteristiche di ogni esponente.
Altro elemento fondamentale, ed
in questo caso lo possiamo far rientrare nel packaging, è la conoscenza della
lingua e della sintassi, avere una buona padronanza della dialettica, indossare
i “propri “abiti, sia nel significato proprio del termine che per analogia. E’
inutile mostrarsi per quello che non si è, usare il cuore ma evitare il turpiloquio
ed essere empatici. Ascoltare e farsi ascoltare, evitando di insultare i
potenziali “acquirenti” del prodotto politico se ci si rende conto che si hanno
idee diverse. Non sminuire le idee e le
ideologie degli altri sottolineandone la povertà di pensiero senza quindi
aprire una “guerra” sterile.
Di seguito alcune dritte che
forniscono alcuni manuali, un misto tra tradizione e modernità:
·
Realizzare il maggior numero possibile di strumenti
comunicazione ( multicanalità) evitando però di irritare il destinatario, soprattutto
su social. Per i gruppi di facebook, whatapp, telegram chiedere prima di
inserire il nominativo o il numero di telefono ( potrebbe diventare un’arma a
doppio taglio, sia perché molti potrebbero non gradire che per quanto verrebbe
scritto e poi potenzialmente reso pubblico)
·
Leggere tutti i contributi che provengono dai
cittadini, dagli elettori e dagli utenti. Dare risposte alle diverse
esigenze dei cittadini sempre in modo cortese e con soluzioni pratiche,
evitando di dire faremo vedremo etc.
·
Usare un tono più leggero e semplice per dire le
cose più serie in modo tale da renderle più accessibili all'elettorato (leggero
non vuol dire superficiale o banale )
utilizzare il tono di voce. Fare esempi, elencarli casi similari, usare l’ironia
( soprattutto su se stesso) e la satira. Essere quindi umano.
·
Stimolare processi generativi affinché la campagna
sia creata da tutti, in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento.
ma anche e soprattutto
·
improntare il proprio stile sulla sobrietà, sull’’onestà intellettuale e sulla trasparenza
trasparenza. Essere in grado di confrontandosi costantemente sul proprio
operato con le altre componenti della società.
·
Illustrare idee e le motivazioni della propria candidatura, in modo chiaro e
pacato, specificando gli obiettivi che ci
si prefigge di raggiungere e presentare un proprio curriculum da cui si possano
individuare le aree di competenza maturata nel campo sociale e politico.
·
limitare l’ammontare delle sue spese elettorali,
rendendo pubbliche l’origine e la natura
degli introiti utilizzati durante la campagna elettorale e rendicontandone le
spese.
·
Impegnarsi a non ricorre a sotterfugi, astenendosi
dall'ottenere consenso con mezzi che non siano la persuasione o il
convincimento. Astenersi dal cercare di
ottenere consensi con la diffamazione degli altri candidati, con la violenza
e/o con le minacce, nonché con la concessione o la promessa di concessione di
vantaggi economici o di altro tipo.