Il turismo ferroviario da opportunità a flop per la rigenerazione territoriale, il Caso del Sannio Beneventano
Di seguito viene riportato la presentazione su Il
paesaggio ferroviario: tra rigenerazione valorizzazione turistica analisi di
alcuni casi studio"
presentato al Convegno Sistur 2019 organizzato dalla UNItelma a Ottobre 2019
presentato al Convegno Sistur 2019 organizzato dalla UNItelma a Ottobre 2019
In
territori caratterizzati da insediamenti sparsi, la riconversione di linee ferroviarie
viene spesso a costituire un valido strumento
per lo sviluppo e valorizzazione delle risorse culturali ed ambientali, attraverso la sistemazione di
piste per mobilità ecosostenibile, l’esercizio di ferrovie turistiche,
l’attivazione di trasporto locale e, più in generale, attraverso la costruzione
di ‘parchi lineari’.
La
fruibilità degli elementi di mobilità dolce da un punto di vista turistico e il loro potenziale ruolo possono diventare generatori
di nuovi paesaggi anche ecologicamente interconnessi, attraverso azioni che
permettono di creare e organizzare un territorio oltre a descriverlo (P. Rumiz, 2016.).
Il
recupero delle linee ferroviarie “non più utilizzate” può fornire un contributo
notevole alla realizzazione di tematismi su
cui collegare la valorizzazione turistico/territoriale di un territorio, che ha subito una
urbanizzazione poi dimenticata.
Il
patrimonio ferroviario dismesso
può essere considerato come strumento
di valorizzazione diffusa, in grado di attivare strategie di sviluppo locale.
Il
“rail to trail”, o green way indica il recupero
di alcune ferrovie non più utilizzate per farne dei percorsi verdi
multifunzionali, i quali possono servire sia per esigenze di turismo e di svago
sia per facilitare gli spostamenti nell’ambito della vita di tutti i giorni. In
Italia sono state censiti 2.000 chilometri di linea ferroviaria non più in
esercizio, di proprietà FS, e altri 3.000 chilometri in concessione.
La
riattivazione delle linee ferroviarie
abbandonate ( le linee ferroviarie abbandonate oggi sono più di 250, per un totale
di oltre 6.400 chilometri ), grazie anche alla fondazione FSI, in questi
anni ha caratterizzato tutto il territorio nazionale, e visto il successo dei
primi esperimenti, nel 2017 è stata promulgata la legge n.128 del 9 agosto, cha
ha disciplinato il turismo ferroviario.
Nella norma sono state stabilite le Disposizioni per l'istituzione di
ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di
dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico.
(17G00141) (GU
n.196 del 23-8-2017).