Educazione alla sostenibilità presupposto per il rischio zero.
In questi ultimi 20 anni siamo stati chiamato a fronteggiare
una serie di crisi sanitarie ( che per fortuna siamo riusciti a superare, e/o
stiamo ancora lottando per farlo), che hanno mostrato la fragilità del sistema
sanitario mondiale.
Guardando i diversi tg, leggendo i quotidiani o i social, sembra di essere proiettati quali attori e pure protagonisti, di alcuni
de principali colossal hollywoodiani (
Io sono leggenda, Virus, Virus Letale, 93 days), cosa che purtroppo non è…ma
semplice realtà.
Se in questi anni si è sempre pensato che la sfida da
vincere fossero le bombe nucleari, oggi ci si è resi conto che la vera guerra
da vincere è intangibile, invisibile e
corre in una stretta di mano o in un bacio
È da alcune settimane
che non solo noi, ma che tutto il mondo
si trova a combattere contro un mostro nero, che si è insidiato vicino a noi e
che sta limitando quelle che sono le attività più ovvie che si era abituati. Un
mostro invisibile, ma potente, tanto da aver costretto le persone a restare
chiuse in casa. Una situazione che ha messo in ginocchio la sanità
internazionale, che pure era stata messa alla prova in questi anni, basti
pensare alla SARS del 2002, alla Aviaria, alla Mucca Pazza, all’Ebola…
Qualcosa che sta mostrando quanto sia fragile l’uomo e soprattutto
la sua psiche. Paura, fobia, ma anche strafottenza, ingenuità ( a volte vale il
detto… la mamma dei cretini è sempre incinta).
Oltre all’ottimo lavoro che stanno portando avanti gli
uomini /donne dei presidi sanitari, le persone si chiedono: ma che fare?!
Tanti i consigli, le indicazione e a breve gli ordini di
divieto ( non siamo in grado i rispettare le regole mai!!!!), che stanno
dimostrando come la cosa che dovrebbe essere sempre seguito è da un la to l’educazione civica, dall’altro
quella sanitaria.
Due discipline figlie di una sola madre dell’educazione, e
soprattutto dell’educazione alla sostenibilità ( una volta, nei tempi passati
ambientale).
L’educazione alla sostenibilità ci insegna come il rischio
zero non esiste! Qualcuno parla di rischio accettabile…
È necessario quindi per ridurre il rischio, rispettare le
regole imposte o consigliate!